Edifici come navi.
Le nuove forme del lavoro
Sul territorio di Boscoreale, a confine con il comune di Poggiomarino, laddove atterravano gli aeromobili durante il secondo conflitto mondiale, un’arteria infrastrutturale, densamente percorsa, si annoda solcando campi di piante di nocciole. Il quadrivio collega Nola con Pompei e la Penisola Sorrentina, la provincia di Napoli con quella di Salerno. A nord, un triangolo di terreno diventa oggetto della nostra proposta. I paesi della provincia, in quella zona, appaiono come labirinti le cui maglie si allargano e si estendono su una superficie non densamente urbanizzata. Partendo dal labirinto abbiamo trovato la forma insediativa di edifici a vocazione terziaria ed alle spalle il Vesuvio. Botteghe, negozi, catene commerciali e poi uffici, spazi per l’intrattenimento diurno e notturno, palestre, ristoranti, pub, bar e sale cinematografiche; ecco i nostri edifici da crociera! Ispirati alle navi crociera, città galleggianti, gli edifici progettati approdano in un bacino sette metri più basso del piano di campagna. Essi non devono funzionare solo in orari di lavoro ma per tutto il corso della giornata allontanando il fallimento dei Centri Direzionali abbandonati, trascurati e pericolosi. Rampe, passerelle, scivoli e cellule sospese, poi il vetro, l’acciaio, il cemento, il tufo e la ceramica nostrana; queste le parole per disegnare nuove forme e riscrivere una nuova storia tra le righe di ruderi di campagna e la spontaneità abusiva di edifici a due piani con muri portanti.